La polemica è utile per evidenziare inefficienze e ritardi ma
il voler ignorare la realtà o non informarsi ritenendo che nessuno fa nulla è
tutt’altra cosa che chiunque è in grado di misurare e giudicare e per tali
ragioni ho deciso di intervenire malvolentieri nell’attacco che costantemente è
diretto agli Usi Civici di Tempera.
L’Amministrazione Separata che ho l’onore di rappresentare è
stanca di polemiche poco intelligenti e nello stesso tempo mirabolanti che
giungono da pseudo ambientalisti che per piacere di apparire intervengono,
purtroppo per loro, sempre in ritardo su argomenti che stanno a cuore ai
temperesi visto che il legame che li unisce al fiume esiste da centinaia di
anni, molto tempo prima che questi paladini dell’ambiente si trapiantassero a Tempera.
Questi pseudo-ambientalisti non hanno mai partecipato praticamente
ad alcuna iniziativa in difesa dell’ambiente come pure a giornate ecologiche
volte a rendere fruibile il parco del Vera come non hanno mai avanzato proposte
per valorizzare l’area. Un esempio da non seguire per chi intende invece
salvaguardare le bellezze incontaminate della nostra Riserva del Vera.
Sul muro di una delle prime case di Tempera c’è una frase
sbiadita dal tempo “Le sorgenti non si toccano” ed è questa scritta che colpisce
chi giunge al paese: un amore secolare per le acque che attraversano il paese.
E la rameria con i suoi mulini del 1400, la cartiera, il pastificio
sono splendidi esempi di come lo sviluppo industriale di Tempera nel passato è
legato al ruolo che il fiume ha avuto nei secoli, trasmettendo rispetto e amore
di generazione in generazione. Come il Tevere simboleggia la nascita
di Roma così il fiume Vera rappresenta la frazione in cui vivo e ho il piacere
di rappresentare i miei concittadini.
Per cui sull’ultima sortita di Alfonso De Amicis voglio far
presente che è già da qualche giorno che ho pubblicato su facebook e sul blog http://lavalledelfiumevera.blo gspot.it/
le foto di questo disastro ambientale e come Usi Civici di Tempera,su segnalazione
e invito di alcuni cittadini di Tempera e non,come è avvenuto con le
cave e gli abusi sul demanio civico, ci siamo attivati prendendo
contatto con gli organi
preposti al controllo del territorio per accertare se il taglio della
vegetazione avvenisse nel rispetto di autorizzazioni Regionali e Comunali. Solo
dopo la polizia municipale è intervenuta coadiuvando il Corpo Forestale,
disponendo la sospensione di questa strage di piante e vegetazione.
E
dalla dura replica dei proprietari dell'area nei confronti di Alfonso
de Amicis i quali tengono a precisare di essere stati autorizzati al
taglio delle piante appare evidente come la spettacolarizzazione a volte
sia inopportuna nei confronti di privati cittadini dal momento che, se
accertata l'autorizzazione al taglio delle piante all'interno dell'area,
si mette in evidenza che il vero scempio lo ha compiuto chi con troppa
faciloneria ha rilasciato un'autorizzazione probabilmente
nell'ignoranza di non sapere che l'area protetta per volontà del Comune
e della Regione è "riserva regionale".
Mi sarebbe piaciuto, quindi, intravedere questi ecologisti o
verdi prendere decespugliatore, carriole, e falce ed insieme al sottoscritto e
alla Protezione Civile di Tempera ripulire il sentiero che porta per l’appunto alle
sorgenti del fiume o intervenire e promuovere, con iniziative concrete, per
lenire il grido di dolore di un disastro ambientale segnalato da anni e che
interessa il tratto più caratteristico del fiume Vera dal punto in cui l’acqua
e' intercettata quasi nella sua pienezza in località “Pantano”
facendo scomparire un habitat tipico per più di un chilometro.
Ecologisti
da scrivania che vogliono solo fermare qualsiasi iniziativa volta a
valorizzare il territorio e le vicende dei tanti no sullo sviluppo del
Gran Sasso sono un fulgido esempio di come non far fare è meglio di fare
rispettando l'ambiente e con il loro ennesimo NO ai parcheggi a Campo
Imperatore sono i primi ad acconsentire a soste selvagge a Campo
Imperatore.
Forse la colpa di tutto questo scempio ambientale è dell'Amministrazione Comunale dell'Aquila con a capo il suo Sindaco perchè non ha realizzato la perimetrazione e l'acquisizione delle aree, nonostante la Regione Abruzzo abbia messo a disposizione 250.000 euro dal lontano 2004.
Questi burocrati comunali ci mettono un anno per dare delle semplici autorizzazioni su un progetto della Riga di Mezzo per il recupero delle acque in favore degli agricoltori di Paganica. Possibile che il Sindaco Massimo Cialente non intervenga per rimuovere coloro che si rendono responsabili di queste inefficienze??
Consigliere Amministrazione Separata Beni
di Uso Civico di Tempera
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