domenica 15 aprile 2012

Anniversario di catastrofe e ....resurrezione


Ecco una mail indirizzata a una cittadina di Tempera da un amico degli aquilani.



Cara ........, la data del 6 aprile di tre anni dopo mi sembra abbia
risvegliato il desiderio di stare insieme degli aquilani, di far
risorgere la vostra città così bella e abbandonata alla distruzione.
Lo scrittore israeliano (non ricordo il nome ma mi verrà) di cui ho
ascoltato la testimonianza della SUA CONDIVISIONE del vostro lutto a
Farhenait vi ha detto una cosa preziosa. Chi è stato vittima di una
disgrazia così grande ha un solo modo per continuare a vivere:
“lottare contro il male che vi ha colpito eliminando dal vostro futuro
e da quello dei vostri figli e nipoti ogni causa umana di quel
disastro e di quei lutti”. Nel caso della sua famiglia israeliana che
ha perso un giovane figlio nell’invasione del Libano egli e sua moglie
hanno imparato a lottare per una vera pace tra Israele e la Palestina,
basata sul rispetto reciproco e non sulle vendette reciproche. Nel
vostro caso si tratta di affrontare una ricostruzione di L’Aquila
fondata su criteri antisismici, affidata a imprese e a capitali non
mafiosi, ad amministratori onesti e capaci. Spero proprio che
l’esempio del progetto della ricostruzione del centro antico di
Tempera cammini verso la realizzazione con questi criteri e sia di
esempio per gli altri progetti. Abbiamo pregato perché Dio Padre vi
dia le energie e le risorse per agire con costanza verso questo
risultato e l’augurio più forte che possa fare a te, ai tuoi
familiari, ai cittadini di Tempera e di tutta L’Aquila è che sappiate
attingere a queste energie buone che non vi mancheranno per una lotta
contro il male vostro, cioè l’abbandono e il degrado della vostra
città o peggio i tentativi che non mancheranno di fare della
ricostruzione di L’Aquila un’operazione truffaldina per voi e per
l’Italia. Un forte abbraccio. G......

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