Offese al Comune, per la querela nominato un avvocato esterno
L’AQUILA. Il Comune
dell’Aquila decide di querelare l’avvocato dell’Amministrazione separata
dei beni di uso civico di Tempera, ma per farlo è costretto a ricorrere
a un legale esterno. Niente...
L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila decide di querelare l’avvocato dell’Amministrazione separata dei beni di uso civico di Tempera, ma per farlo è costretto a ricorrere a un legale esterno. Niente passaggio della pratica all’avvocatura comunale, dunque, e non per mancanza di bravi professionisti ma perché il legale in questione è il fratello di Domenico de Nardis che di quel settore è il dirigente. Un palese conflitto di interessi, tanto da spingere la giunta Cialente a rivolgersi altrove per la presentazione della querela. Una decisione «necessaria ed opportuna» che forse servirà anche ad evitare qualche “scontro” in famiglia.
Una vicenda che ruota intorno a un ricorso al Commissariato degli usi civici promosso dall’Amministrazione dei beni separati di Tempera. Negli atti della causa, il legale dei frazionisti, l’avvocato Francesco Saverio de Nardis. avrebbe riportato «espressioni sconvenienti ed offensive» nei confronti del Comune, tanto da spingere allora la difesa dell’Ente a chiedere la cancellazione delle frasi ingiuriose.
«Ma nonostante ciò», è scritto nella delibera con la quale la giunta ha conferito l’incarico a Ernesto Tonino Rodriguez per la presentazione della querela, «l’avvocato dell’Amministrazione separata nella comparsa conclusionale ha reiterato le sue offese, ledendo gravemente l’immagine del Comune con accuse palesi di “favoritismi” nei confronti di privati. Atteggiamenti volontariamente dispregiativi, tanto più in un momento così delicato per la ricostruzione della città, quando è necessario indirizzare gli sforzi verso il perseguimento dei fini istituzionali senza che alcuno, con l’obiettivo di perseguire scopi personali, possa impunemente disonorare l’immagine di un Ente che tanti sforzi sta compiendo per la rinascita collettiva».
Per la giunta, insomma, i motivi per querelare l’avvocato Francesco Saverio de Nardis «ci sono e sono tutti fondati». Detto e fatto. La delibera è stata approvata a fine gennaio dai sette assessori presenti e con essa la copertura della spesa, valutata in mille euro. Un atto immediatamente esecutivo.
da il Centro
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