sabato 18 ottobre 2014

Tempera incredula

270 MILA EURO PER UN CASOLARE GIA' FATISCENTE,
SEQUESTRO AUTO LUSSO A FURBETTI RICOSTRUZIONE


L’AQUILA - Nuova scoperta di “furbetti” nella ricostruzione post-sisma dell’Aquila: la Forestale ha denunciato quattro fratelli proprietari di case e due tecnici per aver percepito un contributo non dovuto di oltre 270 mila euro.
L’indagine è avvenuta nell’ambito dei controlli diretti ad accertare la legittima percezione dei contributi destinati alla riparazione degli immobili danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009.
A operare i forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf), diretti dal funzionario responsabile Antonio Renato Rampini.
I quattro, Gaspare Vicentini, Carlo Vicentini, Luciana Vicentini e Giovanni Vicentini, comproprietari di un casale nei pressi della frazione aquilana di Tempera, avevano presentato la richiesta certificata da due tecnici (Sergio Alfonsetti ed Enrico D'Andrea) sostenendo il diritto a ricevere il finanziamento per la riparazione delle parti comuni dell’immobile per un totale di circa 500 mila euro, a fronte della quale era stata erogata già una somma di oltre 270 mila.
Le indagini dei forestali, coordinate dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, hanno però permesso di accertare, attraverso l’ausilio di foto aeree e riscontri eseguiti anche fuori Regione, come quanto dichiarato nella richiesta di contributo non corrispondesse alla realtà.
In particolare, infatti, il casale risultava già fatiscente e disabitato prima del sisma per cui, proprio in virtù dell’esclusione di tali immobili dalla possibilità di ricevere contributi per la riparazione, non presentava le caratteristiche legali necessarie ad accedere al finanziamento.
Quale conseguenza immediata è stato disposto il blocco della somma già erogata almeno per la parte residua considerato, infatti, che circa 75 mila euro erano stati già impiegati dai proprietari.
Per recuperare tale somma il pubblico ministero ha quindi disposto un sequestro per equivalente che ha portati i forestali del Nipaf a sequestrare diverse auto di lusso agli indagati.
18 ottobre 2014

da AbruzzoWeb

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