Caccia alle coturnici, scoppia la polemica
Le associazioni attaccano la Provincia dell’Aquila per come è stato disciplinato il «prelievo»
L’AQUILA. La Federazione Italiana della Caccia (presidente
Giovanni Vicentini) e l’Associazione Libera Caccia (presidente
Giampiero Federici)
della provincia dell’Aquila esprimono «tutto il loro disappunto per
quanto deciso dalla provincia dell’Aquila su indicazione dell’Ispra in
merito al prelievo della specie coturnice. La provincia dell’Aquila con
nota del 7 ottobre ha disciplinato, secondo quanto indicato dall’Ispra,
il prelievo della coturnice determinando in 10 unità il numero di
coturnici da abbattere nell’intera provincia dell’Aquila. Tutte le
coturnici da prelevare sono nel distretto denominato «Le Quartore»
nell’Atc L’Aquila. La Provincia, con la medesima nota, ha stabilito che
l’Atc deve provvedere all’assegnazione nominativa dei capi da abbattere e
dalle consultazioni avute si è appreso che il numero massimo di
cacciatori da indicare è di 10 unita su circa 170 aventi diritto. Questa
interpretazione restrittiva della provincia dell’Aquila è inconcepibile
e assolutamente ingiustificata. Tutti i cacciatori autorizzati hanno
pari diritti e devono avere pari possibilità, autorizzare solo 10
cacciatori vuoi dire ledere i diritti di tutti gli altri. Infatti non si
capisce quale differenza ci sia se il prelievo di 10 coturnici viene
effettuato solo da 10 cacciatori o da cinque, oppure da 20 oppure da
100, sempre 10 coturnici verranno prelevate. Inoltre estrarre a sorte i
10 cacciatori vuoi dire escludere, quasi sicuramente, qualcuno di coloro
che si sono impegnati nei censimenti e nella buona gestione della
specie privilegiando magari chi si è completamente disinteressato della
gestione. Negli anni scorsi, pur avendo le stesse densità ed
autorizzando gli stessi abbattimenti (nell’Atc L’Aquila) non si è
provveduto a limitare il numero dei cacciatori autorizzati, per quale
motivo questo cambiamento di indirizzo da parte di Ispra e provincia
dell’Aquila? Come mai si è decisa questa modifica, se i prelievi sono
stati inferiori a quanto autorizzato e prova ne è che nel distretto “le
Quartore” la consistenza è rimasta immutata (13 abbattimenti autorizzati
nel 2013-2014 e 10 nel 2014-2015). Perché autorizzare i prelievi solo
nell’Atc L’Aquila, quali sono i dati dei censimenti negli altri atc
della provincia? La Federazione Italiana della Caccia e l’Associazione
Nazionale Libera Caccia esprimono la loro totale contrarietà a quanto
deciso dalla provincia dell’Aquila riservandosi di elaborare efficaci
controproposte e di verificare la legittimità di tale provvedimento
nelle sedi più opportune».
da il Centro
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