lunedì 13 ottobre 2014

Caccia, il Presidente Giovanni Vicentini attacca la Provincia dell'Aquila



Caccia alle coturnici, scoppia la polemica

Le associazioni attaccano la Provincia dell’Aquila per come è stato disciplinato il «prelievo»







L’AQUILA. La Federazione Italiana della Caccia (presidente Giovanni Vicentini) e l’Associazione Libera Caccia (presidente Giampiero Federici) della provincia dell’Aquila esprimono «tutto il loro disappunto per quanto deciso dalla provincia dell’Aquila su indicazione dell’Ispra in merito al prelievo della specie coturnice. La provincia dell’Aquila con nota del 7 ottobre ha disciplinato, secondo quanto indicato dall’Ispra, il prelievo della coturnice determinando in 10 unità il numero di coturnici da abbattere nell’intera provincia dell’Aquila. Tutte le coturnici da prelevare sono nel distretto denominato «Le Quartore» nell’Atc L’Aquila. La Provincia, con la medesima nota, ha stabilito che l’Atc deve provvedere all’assegnazione nominativa dei capi da abbattere e dalle consultazioni avute si è appreso che il numero massimo di cacciatori da indicare è di 10 unita su circa 170 aventi diritto. Questa interpretazione restrittiva della provincia dell’Aquila è inconcepibile e assolutamente ingiustificata. Tutti i cacciatori autorizzati hanno pari diritti e devono avere pari possibilità, autorizzare solo 10 cacciatori vuoi dire ledere i diritti di tutti gli altri. Infatti non si capisce quale differenza ci sia se il prelievo di 10 coturnici viene effettuato solo da 10 cacciatori o da cinque, oppure da 20 oppure da 100, sempre 10 coturnici verranno prelevate. Inoltre estrarre a sorte i 10 cacciatori vuoi dire escludere, quasi sicuramente, qualcuno di coloro che si sono impegnati nei censimenti e nella buona gestione della specie privilegiando magari chi si è completamente disinteressato della gestione. Negli anni scorsi, pur avendo le stesse densità ed autorizzando gli stessi abbattimenti (nell’Atc L’Aquila) non si è provveduto a limitare il numero dei cacciatori autorizzati, per quale motivo questo cambiamento di indirizzo da parte di Ispra e provincia dell’Aquila? Come mai si è decisa questa modifica, se i prelievi sono stati inferiori a quanto autorizzato e prova ne è che nel distretto “le Quartore” la consistenza è rimasta immutata (13 abbattimenti autorizzati nel 2013-2014 e 10 nel 2014-2015). Perché autorizzare i prelievi solo nell’Atc L’Aquila, quali sono i dati dei censimenti negli altri atc della provincia? La Federazione Italiana della Caccia e l’Associazione Nazionale Libera Caccia esprimono la loro totale contrarietà a quanto deciso dalla provincia dell’Aquila riservandosi di elaborare efficaci controproposte e di verificare la legittimità di tale provvedimento nelle sedi più opportune».

da il Centro

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