«Scempio alla riserva del Vera»
La denuncia di un cittadino di Tempera. È già intervenuta la polizia ambientale del Comune
L’AQUILA. L’ambientalista
Alfonso De Amicis
scrive in una nota: «Non c’è pace per il fiume Vera, non c’è pace e
tranquillità per la Riserva del Vera. Basta una distrazione, una mancata
vigilanza di un qualche giorno, abbandoni momentaneamente la bellezza
di questo posto e così che viceversa te lo ritrovi saccheggiato, un
assalto alla verginità della natura nello stile della deforestazione
amazzonica, una cosa vergognosa, assurda. Nella zona denominata “Il
Rotonnitto” tutti gli alberi e la vegetazione sono stati completamente
divelti, è stato modificato l’assetto naturalistico sedimentatosi nel
corso del tempo. Chi ha autorizzato un simile scempio? Che cultura
naturalistica, storica, ambientale soggiace dentro un intervento di
siffatta violenza? Quanto tempo ci vorrà per ripristinare un equilibrio
che la natura sapientemente era riuscita a costruire? Nell’epoca dei
grandi disastri ambientali, dove il cambiamento del clima sembra
inarrestabile c’è chi “lavora” in modo originale e con occhi proiettati
verso l’ignoto. Speriamo che l’ufficio ambiente del Comune sappia
mettere riparo», dice ancora De Amicis, il quale rende anche noto che,
nei giorni scorsi, sul posto dello «scempio», è intervenuta la Polizia
Ambientale del Comune.
«L’intervento di polizia giudiziaria
chiarirà il chi e il perché dell’accaduto. Da sottolineare il silenzio
assordante dell’Amministrazione separata degli usi civici. Poi magari
pronta a candidarsi alla gestione della riserva», dice l’ambientalista,
che conclude: «Come sono possibili simili scempi? L’incultura?
L’avidità? Il fatto è che sempre più spesso l’ambiente è considerato un
disvalore. La “politica” e l’economicismo seminano a man bassa una
ricorrente corsa alla famigerata “crescita” senza se e senza ma».
da il Centro
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