martedì 19 agosto 2014

Scempio alla riserva del Vera

«Scempio alla riserva del Vera»

La denuncia di un cittadino di Tempera. È già intervenuta la polizia ambientale del Comune







L’AQUILA. L’ambientalista Alfonso De Amicis scrive in una nota: «Non c’è pace per il fiume Vera, non c’è pace e tranquillità per la Riserva del Vera. Basta una distrazione, una mancata vigilanza di un qualche giorno, abbandoni momentaneamente la bellezza di questo posto e così che viceversa te lo ritrovi saccheggiato, un assalto alla verginità della natura nello stile della deforestazione amazzonica, una cosa vergognosa, assurda. Nella zona denominata “Il Rotonnitto” tutti gli alberi e la vegetazione sono stati completamente divelti, è stato modificato l’assetto naturalistico sedimentatosi nel corso del tempo. Chi ha autorizzato un simile scempio? Che cultura naturalistica, storica, ambientale soggiace dentro un intervento di siffatta violenza? Quanto tempo ci vorrà per ripristinare un equilibrio che la natura sapientemente era riuscita a costruire? Nell’epoca dei grandi disastri ambientali, dove il cambiamento del clima sembra inarrestabile c’è chi “lavora” in modo originale e con occhi proiettati verso l’ignoto. Speriamo che l’ufficio ambiente del Comune sappia mettere riparo», dice ancora De Amicis, il quale rende anche noto che, nei giorni scorsi, sul posto dello «scempio», è intervenuta la Polizia Ambientale del Comune.
«L’intervento di polizia giudiziaria chiarirà il chi e il perché dell’accaduto. Da sottolineare il silenzio assordante dell’Amministrazione separata degli usi civici. Poi magari pronta a candidarsi alla gestione della riserva», dice l’ambientalista, che conclude: «Come sono possibili simili scempi? L’incultura? L’avidità? Il fatto è che sempre più spesso l’ambiente è considerato un disvalore. La “politica” e l’economicismo seminano a man bassa una ricorrente corsa alla famigerata “crescita” senza se e senza ma».

da il Centro

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