mercoledì 26 febbraio 2014

Tempera, la Regione Abruzzo avvia il procedimento per la reintegra demaniale

22/02/2014 06:15

Case sugli usi civici Ricostruzione a rischio

Contributi Centinaia di pratiche bloccate tra Tempera, San Giacomo, Arischia e Paganica

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L’AQUILA È a rischio l'erogazione di decine di contributi per la ricostruzione e riparazione di abitazioni situate nelle frazioni del capoluogo e ricadenti su terreni gravati di uso civico. Come informa il presidente dell'Amministrazione separata Usi civici di Tempera (e come riportato sul sito del Comune e www.usivicitempera.it) Sergio Iovenitti, dal 15 aprile inizieranno le operazioni di reintegra di quelle porzioni di territorio e i terreni sino ad oggi occupati o coltivati da chi, ai fini giuridici, non è il legittimo proprietario. Le aree, situate nelle frazioni di Tempera, Paganica, Aragno, San Giacomo, sono a tutti gli effetti demaniali. «La Regione Abruzzo, dopo otto anni di ritardi da parte del settore Ambiente del Comune dell’Aquila - spiega Iovenitti - ha disposto l’avvio del procedimento per reintegrare le terre civiche della frazione di Tempera, ai sensi dell’articolo 8 della Legge regionale 25/88 su insistenza di questa amministrazione». Per i cittadini c'è comunque la possibilità di legittimare la propria posizione: «Con la legittimazione, la legge 1766/1927 - si legge - avverte che tutti gli occupatori abusivi potranno regolarizzare la loro posizione per il tramite di una procedura amministrativa di sanatoria, la quale ha l´effetto di trasformare in allodio il terreno d´uso civico illecitamente detenuto». Le terre d´uso civico abusivamente occupate potranno essere legittimate in presenza di quattro condizioni: che l´occupatore abbia apportato migliorie sostanziali e permanenti; che la zona occupata non interrompa la continuità del demanio; che l´occupazione duri da almeno dieci anni; che non si tratti di terreni classificati come bosco o pascolo permanente. La questione, però, si complica nel caso in cui esista un immobile costruito su un terreno demaniale, in attesa del finanziamento per la riparazione. I proprietari dell'abitazione, di fatto, rischiano di non poter accedere al finanziamento in quanto costruita su un terreno gravato da uso civico. Una fattispecie che, anzi, si è già configurata in un condominio situato nella popolosa frazione di Paganica. «L'istruttoria è stata bloccata - sottolinea ancora il presidente degli Usi civici - perché l'edificio in questione ricade per metà su terreni privati e per metà su terreno di uso civico. Una situazione paradossale, ma che potrebbe estendersi anche in altre decine di casi. È necessario un intervento urgente di Comune e Regione per consentire, in attesa che si concludano le eventuali procedure per la legittimazione, che i proprietari possano accedere in maniera tranquilla e legale ai fondi per la ricostruzione delle proprie abitazioni». A tal proposito è previsto un incontro in Comune già lunedì prossimo a Villa Gioia, con l'assessore de Santis ed il vice sindaco Trifuoggi. «Siamo c onvinti che l’avvio di questa procedura da un lato eviterà il perpetrasi delle manomissioni sul territorio pubblico quali possono essere il tagli di alberi, realizzazioni di manufatti impropri, recinzioni prive di regolare autorizzazioni come pure sarà utile per prevenire ed evitare accaparramenti di terreni da parte di soggetti non in possesso dei requisiti di legge nella convinzione di adempiere ad un principio costituzionale dove la tutela dell’uso civico è considerata tutela del paesaggio, improntata a integrità e globalità», dichiara ancora Iovenitti spiegando come il processo di reintegra possa avere ricadute anche sotto il profilo economico ed occupazionale. In relazione alle zone in questione, infatti, ha concluso Ioventti «bisogna ricordare che si tratta di aree che potranno essere interessate da interventi di forestazione, pulizia boschi, impianti di piante di tartufi, potendo così favorire lo sviluppo occupazionale del territorio con la possibilità per i giovani disoccupati di costituirsi in cooperative per promuovere e valorizzare l’ambiente, concedendo loro, gratuitamente, i terreni appartenenti alla collettività di Tempera per le finalità previste dallo Statuto dell’Ente in considerazione che nel nostro territorio è presente la riserva regionale delle Sorgenti del fiume Vera, che con la purezza delle sue acque potrà giocare un ruolo non da poco conto».
Giorgio Alessandri 

da Il Tempo

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