22/02/2014 06:15
Case sugli usi civici Ricostruzione a rischio
Contributi Centinaia di pratiche bloccate tra Tempera, San Giacomo, Arischia e Paganica

L’AQUILA È a rischio l'erogazione di decine di
contributi per la ricostruzione e riparazione di abitazioni situate
nelle frazioni del capoluogo e ricadenti su terreni gravati di uso
civico. Come informa il presidente dell'Amministrazione separata Usi
civici di Tempera (e come riportato sul sito del Comune e
www.usivicitempera.it) Sergio Iovenitti, dal 15 aprile inizieranno le
operazioni di reintegra di quelle porzioni di territorio e i terreni
sino ad oggi occupati o coltivati da chi, ai fini giuridici, non è il
legittimo proprietario. Le aree, situate nelle frazioni di Tempera,
Paganica, Aragno, San Giacomo, sono a tutti gli effetti demaniali. «La
Regione Abruzzo, dopo otto anni di ritardi da parte del settore Ambiente
del Comune dell’Aquila - spiega Iovenitti - ha disposto l’avvio del
procedimento per reintegrare le terre civiche della frazione di Tempera,
ai sensi dell’articolo 8 della Legge regionale 25/88 su insistenza di
questa amministrazione». Per i cittadini c'è comunque la possibilità di
legittimare la propria posizione: «Con la legittimazione, la legge
1766/1927 - si legge - avverte che tutti gli occupatori abusivi potranno
regolarizzare la loro posizione per il tramite di una procedura
amministrativa di sanatoria, la quale ha l´effetto di trasformare in
allodio il terreno d´uso civico illecitamente detenuto». Le terre d´uso
civico abusivamente occupate potranno essere legittimate in presenza di
quattro condizioni: che l´occupatore abbia apportato migliorie
sostanziali e permanenti; che la zona occupata non interrompa la
continuità del demanio; che l´occupazione duri da almeno dieci anni; che
non si tratti di terreni classificati come bosco o pascolo permanente.
La questione, però, si complica nel caso in cui esista un immobile
costruito su un terreno demaniale, in attesa del finanziamento per la
riparazione. I proprietari dell'abitazione, di fatto, rischiano di non
poter accedere al finanziamento in quanto costruita su un terreno
gravato da uso civico. Una fattispecie che, anzi, si è già configurata
in un condominio situato nella popolosa frazione di Paganica.
«L'istruttoria è stata bloccata - sottolinea ancora il presidente degli
Usi civici - perché l'edificio in questione ricade per metà su terreni
privati e per metà su terreno di uso civico. Una situazione paradossale,
ma che potrebbe estendersi anche in altre decine di casi. È necessario
un intervento urgente di Comune e Regione per consentire, in attesa che
si concludano le eventuali procedure per la legittimazione, che i
proprietari possano accedere in maniera tranquilla e legale ai fondi per
la ricostruzione delle proprie abitazioni». A tal proposito è previsto
un incontro in Comune già lunedì prossimo a Villa Gioia, con l'assessore
de Santis ed il vice sindaco Trifuoggi. «Siamo c
onvinti che l’avvio di questa procedura da un lato eviterà il
perpetrasi delle manomissioni sul territorio pubblico quali possono
essere il tagli di alberi, realizzazioni di manufatti impropri,
recinzioni prive di regolare autorizzazioni come pure sarà utile per
prevenire ed evitare accaparramenti di terreni da parte di soggetti non
in possesso dei requisiti di legge nella convinzione di adempiere ad un
principio costituzionale dove la tutela dell’uso civico è considerata
tutela del paesaggio, improntata a integrità e globalità», dichiara
ancora Iovenitti spiegando come il processo di reintegra possa avere
ricadute anche sotto il profilo economico ed occupazionale. In relazione
alle zone in questione, infatti, ha concluso Ioventti «bisogna
ricordare che si tratta di aree che potranno essere interessate da
interventi di forestazione, pulizia boschi, impianti di piante di
tartufi, potendo così favorire lo sviluppo occupazionale del territorio
con la possibilità per i giovani disoccupati di costituirsi in
cooperative per promuovere e valorizzare l’ambiente, concedendo loro,
gratuitamente, i terreni appartenenti alla collettività di Tempera per
le finalità previste dallo Statuto dell’Ente in considerazione che nel
nostro territorio è presente la riserva regionale delle Sorgenti del
fiume Vera, che con la purezza delle sue acque potrà giocare un ruolo
non da poco conto».
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