mercoledì 26 febbraio 2014

L'Aquila , la Giunta comunale fissa i nuovi canoni su terreni di Uso Civico

23/02/2014 06:11

Rivoluzione Usi civici E aumentano i canoni

L’assessore vuole valutazioni congrue dei terreni

L’AQUILA Inizia una nuova fase nella gestione del grosso problema dei fondi gravati da uso civico. La Giunta comunale fissa i nuovi canoni e l’assessore Lelio De Santis cerca di trovare una soluzione ai tanti problemi che in questi giorni stanno emergendo.
Il territorio del Comune dell’Aquila è contraddistinto dalla presenza di un grandissimo numero di fondi gravati da uso civico, che nelle idee dell’amministrazione comunale, richiedono una legittimazione e una conseguente affrancazione con i relativi canoni a favore del Comune e delle amministrazione dei Beni separati. Nel corso degli anni, si è riscontrata una notevole difficoltà nell’espletare tali attività per l’incertezza nella stima dei terreni e nell’individuazione dei valori congrui, spesso riferiti solo ai valori agricoli medi. Situazioni che hanno messo a rischio l’erogazione di decine di contributi per la ricostruzione e riparazione di abitazioni situate nelle frazioni del capoluogo e ricadenti su terreni gravati di uso civico. Come informa il presidente dell’Amministrazione separata Usi civici di Tempera (e come riportato sul sito del Comune e www.usivicitempera.it) Sergio Iovenitti, dal 15 aprile inizieranno le operazioni di reintegra di quelle porzioni di territorio e i terreni sino ad oggi occupati o coltivati da chi, ai fini giuridici, non è il legittimo proprietario. Un passaggio che farà scoprire a centinaia di cittadini che i valori sono cambiati. L’assessore De Santis li ha definiti non più corrispondenti all’attuale contesto socio-economico nel territorio di riferimento, «Vanno adeguati il più possibile al valore reale del fondo, anche per evitare un indebito arricchimento del richiedente». Così la giunta ha fissato i nuovi canoni di legittimazione e contestuale affrancazione, sulla base di una zonizzazione con i relativi valori espressi sulla base dei valori delle compravendite dell’ultimo decennio e dei dati utilizzati per gli espropri di terreni di natura agricola. Si tratta di una decisione molto importante attesa da anni da tantissimi cittadini, che possono così regolarizzare la posizione dei loro fondi e che, al contempo, consentirà al Comune ed alle amministrazioni dei Beni separati di introitare somme significative, da investire nei diversi territori a favore della collettività.
Fabio Capolla 

da Il Tempo

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