Ecco una mail che riguarda tutti noi , inviata dall'arch. Valerio Borzacchini dell'Università di Camerino-SAD Ascoli Piceno.
Carissimi tutti
nell'AUGURARE A VOI TUTTI UNA BUONA SANTA PASQUA DA TRASCORRERE CON LE VOSTRE FAMIGLIE E LE PERSONE CHE AMATE e nel ricordo e preghiera degli abitanti di Tempera che tre anni fa hanno perduto la vita con il tragico sisma.
Mi permetto con l'occasione di riprendere solo alcuni punti del discorso fatto un paio di mesi fa. Ho appreso in questi giorni, con rammarico che per la Scuola di Archietettura e Design è terminata la felice e fervida esperienza con la Comunità di Tempera. Peccato, abbiamo perduto l'occasione di varare il Primo Piano di Ricostruzione del Comune dell'Aquila, di lavorare attorno alla ricostruzione di questa Frazione che ho iniziato ad amare oramai da tre anni. Peccato dicevo perchè la strada da percorrere è ancora MOLTO LUNGA, lavorare da una parte con gli abitanti per la "TEMPERA CHE VOGLIONO" e dall'altra con gli Enti per le approvazioni definitive e per i necessari aggiustamenti del Piano sarebbe stata operazione MOLTO DIFFICILE già per la SAD che poteva giocarsi la sua immagine culturale e scientifica, una grande attitudine per la ricerca, grande qualità culturale, grande attenzione per ricercare il MEGLIO, quel MEGLIO che ne sono ancora sicuro avrebbe potuto soddisfare gli abitanti, gli enti deputati all'approvazione del Piano e trovare posto nella "storia dell'architettura" come esperienza unica da tanti punti di vista.
Peccato! Speriamo che le soluzioni non siano ora quelle del "come era dove era" con tutte le cornicette di finestre e portalini che ritrovano posto sulle facciate modificate nei materiali e nelle composizioni, speriamo che gli ottimi colleghi che affronteranno l'iter progettuale riescano a dare delle risposte di buon livello ed abbiano sopratutto il tempo di farlo così impegnati come sono nell'opera di ricostruzione.
Ricostruire Tempera non è e non sarà un progetto facile si sarebbe dovuto e potuto mettere in gioco il MEGLIO della ricerca da una parte e della professionalità locale dall'altra. Veramente peccato!
Mi aspetto comunque un COLPO DI CODA ed un RIPENSAMENTO che non può che essere produttivo proprio per quella unitarietà e qualità di risultato a cui tutti aspiriamo.
Ho visto ieri sera lo splendido servizio di Bruno Vespa su RAI 1 (a me è piaciuto pur con tutti i limiti di Vespa) riguardante i ritardi, gli scontri istituzionali che noi abbiamo vissuto a Tempera, le posizioni politiche differenziate e le pastoie burocratiche che si sono vissute e si dovranno ancora vivere. Una cosa però il buon Bruno Vespa secondo me non ha avuto il coraggio di dire, quella che è per me un RILEVANTE PROBLEMA della RICOSTRUZIONE, quella che ha rallentato e rallenterà ancora la ricostruzione, ossia la NECESSITA' di ANDARE MOLTO LENTAMENTE perchè tutta l'enorme ricostruzione che c'è da attuare è concentrata in forze tecniche ed imprese sicuramente in numero sicuramente insufficiente rispetto alla massa delle cose da fare. Dunque se i denari dovessero giungere tutti assieme sarebbe veramente un problema gestirli, l'andare LENTAMENTE diviene dunque una necessità (diciamo venti-trenta anni?). Sbaglio qualcosa? Ho capito male? Vi prego datemi elementi concreti che possano farmi capire che sbaglio!
Anche in questo senso spero che qualcosa cambi per il bene dei cittadini e dell'aquilano.
Di nuovo auguri e Buona Pasqua
Arch. Valerio Borzacchini
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