giovedì 7 novembre 2013

Usi Civici , bene comune

USI CIVICI , UNA DIVERSA GESTIONE

                                demanio civico di Tempera

Per diversi anni si è pensato e conseguentemente agito alienando consistenti pezzi di territorio ricadenti in fondi demaniali, allo scopo di poterne trarre profitti e poi reinvestire sul territorio. Questa politica si è dimostrata miope e sbagliata. Non ha tutelato un bene collettivo non si è avuto lo sviluppo auspicato. Quindi un tentativo vano ed effimero .L'unico  risultato di rilievo è stato quello di contrapporre ambiente e svilippo. Gli Usi Civici sono nati per tutelare beni collettivi e metterli a disposizione verso  quella parte di popolazione che storicamente ha sempre vissuto del proprio lavoro. Obbedendo a questo principio di solidarietà altre regioni hanno affrontato il tema dei beni comuni con un'ottica diversa e universalistica. Lo hanno fatto soprattutto avendo in mente la situazione di crisi sociale e occupazionale che sta vivendo il nostro paese. La proposta può essere riassunta dallo slogan "la terra a chi la lavora". Se la crisi produce disoccupazione, impoverimento delle fasce deboli, tagli allo stato sociale, non più sostegni al reddito, la risposta di affidare molti terreni agricoli, boschi e casali abbandonati a giovani e cooperative è un tentativo innovativo e originale di risposta alla crisi in atto. Soprattutto è un ritorno alla idea originale degli Usi Civici come beni Comuni. Una politica che mette insieme mondo agricolo, ambientalismo, sociale e per certi versi turismo e cultura. Questa mi pare la strada da seguire anche qui nel territorio aquilano e abruzzese. Altrimenti anche le Amministrazioni Separate sono destinate verso un lento declino o strumenti di demagogia e di false promesse. Il convegno tenuto a Barisciano da parte del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga è un buon punto di partenza.
Tempera, 21 ottobre 2013                        
                                                                                                                    Alfonso De Amicis

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