Sorgenti Vera, rischio discarica
Risdonne: nonostante le rassicurazioni di Moroni è previsto un sito per le macerie vicino al fiume
L'AQUILA. Ancora un intervento in difesa delle sorgenti del fiume Vera minacciate dall'ipotesi di realizzare da quelle parti una discarica per le macerie. A intervenire è Andreino Risdonne consigliere di della circoscrizione di Paganica e consigliere degli Usi civici di Tempera. «L'assessore all'Ambiente Alfredo Moroni», dice, «aveva promesso sia nel consiglio di circoscrizione di Camarda sia in quello di Paganica una salvaguardia delle falde del Vera escludendo l'uso della piana di Cesarano con l'impegno di trovare un sito nella parte ovest della città. La decima circoscrizione ha contribuito con le cave ex-Teges oggi unico sito di smaltimento macerie. Ebbene la settimana scorsa in un consiglio degli usi civici di Tempera con grande sorpresa e indignazione abbiamo scoperto il "regalo" dell'assessore Moroni. Una discarica da macerie già autorizzata dalla Regione dentro la cava di Sant'Antimo proprio a pochi metri dalle falde del fiume Vera. Per rendere operativa la suddetta discarica vi era bisogno della nuova concessione della cava. E arrivata il 25 luglio 2011 con delibera di giunta comunale che autorizza la cava fino al 2019. E inutile dire che subito all'unanimità il consiglio degli Usi Civici di Tempera si è opposto sia alla discarica da macerie e sia alla nuova concessione chiedendo al sindaco un suo intervento. E da dire che siamo consapevoli della necessità di usare le cave per smaltire le macerie ma nel pieno rispetto della popolazione circostante e dell'ambiente. La cava di Sant'Antimo non è idonea per le note falde acquifere che la attraversano, come le cave che si trovano a monte delle sorgenti del fiume Vera. Se dovesse andare in porto la discarica da macerie nella cava di Sant'Antimo, ci sarebbe la morte della vallata del Vera e coinvolgerebbe Paganica, Bazzano,Onna e San Gregorio».
da il Centro
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