Oggi 11 settembre la A.S.D. Ciclistica Tempera ha organizzato una passeggiata lungo la valle del fiume Vera con partenza da piazzetta delle Oche.
La manifestazione ha visto la partecipazione ampia dei giovani ciclisti con circa 20 partecipanti e circa 15 adulti. Per un totale di 35 ciclisti. Dopo varie cadute ,problemi tecnici e la strada accidentale siamo arrivati alla tappa della cava di Sant’Antimo. Davanti all’ingresso della cava abbiamo trovato altri cittadini di Tempera che insieme al gruppo di ciclisti ha detto NO ALLE MACERIE tutti consapevoli del passaggio delle falde acquifere del fiume Vera sotto la cava. Tutti in sella per il ritorno a “Pelaterra” e li troviamo Alessandra e Barbara che ci offrono un ottimo panino con la Nutella. Abbiamo notato rappresentanti delle associazioni di Tempera come il V.A.S. , la Protezione civile , la Tempera Onlus , il Comitato per la ricostruzione e la Ciclistica. Tutti gli altri assenti giustificati per i legami troppo stretti con la cava e le istituzioni locali. Un grazie particolare al parroco di Tempera don Giovanni.
Nessun rappresentante del Comune dell’Aquila si è fatto vivo dopo che io avevo invitato il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente per rassicurazioni.
La giornata non è finita qui ,alle ore 21:00 mi telefona un signore dicendomi che lui è il padre del 1978 (in riferimento a un articolo precedente) e mi vuole incontrare al bar Intervera.
Ci prendiamo un caffè e mi dice : “io sono l’assessore all’ambiente del Comune dell’Aquila del 1978 Mario Badia padre del fiume Vera e non mi hai citato nel bell’articolo che ho letto “. Mi scuso e comincia a raccontarmi tutta la sua vita . Viveva a Roma fino all’età di 14, dopo aver perso il fratello e i genitori viene affidato a uno zio all’Aquila e nel 43 entra subito nei G.A.P. (Gruppo d’Azione Patriottica), è arrestato più volte. Finita la guerra è attivista del Partito Repubblicano ma a L’Aquila va male vince la monarchia. E’ eletto più volte consigliere nel Comune dell’Aquila e nel 1978 è assessore all’ambiente e blocca il progetto del consorzio di bonifica di intubare il fiume Vera per portare l’acqua nella valle Peligna.
Oggi il sig. Mario Badia è un ottantaduenne vedovo che dimora al Parco delle Rose a proprie spese dopo che gli è stata tolta l’assistenza post-terremoto, va fiero dei suoi 5 figli e 11 nipoti ,una figlia si è sposata a Tempera. Sono 2 anni che frequenta Tempera accolto molto bene e tutti i giorni si ritrova al bar di Leonilde con amici per la partitella quotidiana.
Si è fatto tardi , il sig. Badia guarda il fiume che passa dentro al bar Intervera e dice :”questo fiume è mio” e va via.
DEDICATO A TUTTI I TEMPERESI OGGI ASSENTI.
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