Di Stefano: «Allargare le aree a breve per iniziare prima i lavori»
L'Aquila, 12 ago 2011 - Sta per essere consegnato ai cittadini di Paganica il piano di ricostruzione della frazione aquilana gravemente danneggiata dopo il sisma del 2009. Settembre è il termine dato dall'assessore comunale alla Ricostruzione Piero Di Stefano ieri, durante l'incontro con gli abitanti nel gremito centro sociale del paese, al quale è intervenuto anche il sindaco Massimo Cialente.
Da quella data sarà possibile iniziare i lavori con un iter preciso: prima nelle aree a breve e poi nella restante parte del centro abitato, pesantemente colpito dal terremoto. L'incontro, durato ben tre ore, ha aiutato i cittadini a fare chiarezza sui tanti dubbi sulla ricostruzione di Paganica. Necessario è per Di Stefano «allargare le aree a breve dove possibile» per ridurre al massimo i tempi dei lavori. Per aree a breve si intende le zone limitrofe al centro storico e alla zona rossa, nelle quali è possibile intervenire tempestivamente e senza lungaggini burocratiche. Cinquanta gli aggregati individuati nella frazione, per i quali i cittadini chiedono un intervento immediato.
Durante l'incontro è stato toccato anche l'argomento dei fondi da investire nella ricostruzione. Gianlorenzo Conti, presidente dell'Ordine degli Architetti si è detto «preoccupato per il lato economico della vicenda». Necessaria per il presidente è una riprogrammazione dei finanziamenti necessari per gli interventi. Dello stesso parere anche l'assessore Di Stefano, il quale propone una ponderata ripartizione dei fondi già in possesso, da «usare in modo elastico».
Non sono mancate, durante la serata, le polemiche dell'assessore contro l'Università La Sapienza di Roma, che si è occupata del piano di ricostruzione di Paganica. «Il piano de La Sapienza è composto da 17 tavole. Questo è un piano di ricostruzione?», si chiede infine Di Stefano.
(red.)
Aggiornato al 12/08/2011 11:10
da il Capoluogo
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