L’attacco alle “Sorgenti del fiume Vera” è iniziato nel 1978 con il progetto del consorzio di bonifica della captazione delle acque. Di seguito abbiamo avuto la localizzazione della discarica comunale in località “ Caminole “sulle falde delle sorgenti stesse, ancora la cava di Sant’Antimo sempre sulle falde e a marzo 2010 l’ipotesi di discarica da macerie sulla “Piana di Cesarano”ancora una volta sulle falde del fiume Vera.
L’assessore all’Ambiente del Comune dell’Aquila Alfredo Moroni aveva promesso sia nel consiglio di Circoscrizione di Camarda sia in quello di Paganica una salvaguardia delle falde del Vera escludendo l’uso della piana di Cesarano con l’impegno di trovare un sito nella parte ovest della città dell’Aquila . La Decima Circoscrizione ha contribuito con le cave ex-Teges oggi unico sito di smaltimento macerie. Ebbene la settimana scorsa in un consiglio degli Usi Civici di Tempera con grande sorpresa e indignazione abbiamo scoperto il regalo dell ‘assessore Moroni.
Una discarica da macerie già autorizzata dalla Regione Abruzzo dentro la cava di Sant’Antimo proprio a pochi metri dalle falde del fiume Vera . Per rendere operativa la suddetta discarica c’era bisogno della nuova concessione della cava. E’ arrivata il 25 luglio 2011 con Delibera di Giunta Comunale che autorizza la cava fino al 2019. E’ inutile dire che subito all’unanimità il consiglio degli Usi Civici di Tempera si è opposto sia alla discarica da macerie e sia alla nuova concessione chiedendo al Sindaco un suo intervento. E’ da dire che siamo consapevoli della necessità di usare le cave per smaltire le macerie ma nel pieno rispetto della popolazione circostante e dell’ambiente. La cava di S.Antimo non è idonea per le note falde acquifere che la attraversano, come tutte le cave che si trovano a monte delle sorgenti del fiume Vera. Se dovesse andare in porto la discarica da macerie nella cava di S.Antimo, ci sarebbe la morte di tutta la vallata del Vera e coinvolgerebbe popolazioni come Paganica , Bazzano ,Onna S.Gregorio ecc. L’ecosistema del fiume è molto fragile ,è stato messo a dura prova con il terremoto del 6 aprile 2009 prosciugando parte delle sorgenti e faticosamente ,dopo mesi ,ritornate alla normalità per essere ancora una volta prosciugate con il terremoto di maggio 2011. Infatti la sorgente del canale Mozzetti che alimentava le case del centro storico, fino a qualche anno fa, si è nuovamente prosciugata.
L’acqua del Vera ancora oggi viene bevuta dai residenti e dall’Università dell’Aquila è stata certificata oligominerale . Grazie al prof. Tetè è stato scoperto un animaletto unico al mondo della famiglia dei plecotteri che vive all’interno delle acque.Qualsiasi alterazione della qualità delle acque significherebbe la morte del fiume.
La strada di soli 3 metri non è idonea per l’accesso alla cava e crea molti disaggi agli abitanti del borgo di S.Antimo già oggi fortemente provati e contrari al passaggio dei tir .La relazione tecnica non convince in alcuni passaggi e lascia molti dubbi. Addirittura non si tiene conto dell’attraversamento della faglia nella parete già scavata, provocata dal terremoto del 6 aprile 2009 .La popolazione non è disposta a barattare la discarica con nulla al mondo. Nel frattempo la asd ciclistica Tempera organizza per il 10 settembre una passeggiata in bici proprio attraverso le cave della vallata per far conoscere il problema estrattivo della Circoscrizione di Paganica. Quello che lascia attoniti è che l’assessore Moroni ha incarico di sviluppare e far decollare la Riserva delle sorgenti del fiume Vera, pertanto chiediamo all’assessore spiegazioni in merito.
Consigliere X Circoscrizione di Paganica
e Consigliere Usi Civici di Tempera
Andreino Risdonna
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