domenica 24 luglio 2011

Tempera è pronta per tornare a volare




Il piano di ricostruzione di Tempera è pronto.

L'Aquila, 22 lug 2011 -Il Comitato spontaneo per la ricostruzione del centro storico di Tempera, formato dagli stessi abitanti, lavorando insieme alla Sad Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno - Università di Camerino ha elaborato il Piano di ricostruzione di Tempera, presentato oggi. La rinascita di Tempera ha dunque origine dagli stessi cittadini di questo piccolo borgo che, animati dal desiderio di ricostruire le loro case distrutte, non hanno tralasciato di inserire all’interno del progetto anche quella parte naturalistica rappresentata dalla Riserva del fiume Vera con tutto il suo nucleo di archeologia industriale, nella certezza che, ricollocando la “vita” intorno a questa oasi naturale, così come successo in passato, sia i rapporti sociali che l’economia locale possano trarne beneficio.

Il piano di ricostruzione, in sintesi, risulta così costituito: la prima parte presenta l’ambito territoriale entro il quale si colloca il centro storico di Tempera e ricostruisce il quadro programmatico e pianifi catorio che fa da sfondo all’ipotesi di ricostruzione e di sviluppo sia del centro storico che del Parco del Vera. La seconda parte presenta una ricognizione dello stato dei luoghi, attraverso rilevamenti fotografi ci ed elaborazione di carte tematiche, che mira a ricostruire le caratteristiche degli edifi ci e degli spazi pubblici preesistenti, valutando, anche in ambiti individuali, le caratteristiche dei danni e lo stato degli immobili danneggiati. Un altro capitolo descrive, dopo aver elaborato tutti gli elementi acquisiti, i criteri e le modalità di intervento, fornendo indicazioni in merito ai materiali e agli elementi di architettura locale. La parte fi nale presenta lo scenario di come poter ricostruire Tempera, con tutte le azioni strategiche volte allo sviluppo territoriale, nonché le indicazioni rivolte a valutare la fattibilità economico/fi nanziaria e tecnico/amministrativa del piano di ricostruzione.

La ricostruzione

Entrando nello specifico della ricostruzione del paese, occorre ribadire che gli aggregati posti all’interno della perimetrazione che hanno manifestato la volontà di procedere in accordo sono stati tredici.In questi aggregati nessun ingegnere, architetto, geometra o geologo è stato incaricato per progettare le parti comuni, come nessuna impresa è ancora stata selezionata. E questo è, senza dubbio, il primo vero punto di forza della nostra collettività rispetto ad altre realtà.Il secondo punto di forza di questa Comunità è la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino qui rappresentata dal Preside Prof. Umberto Cao e dal Prof. Marco D’Annuntiis.

L’Università ha operato e opera sul territorio con la presenza di Professori, Ricercatori e Assistenti da circa due anni con risultati scientifici e didattici oggi sotto gli occhi di tutti. Precisiamo che, per tutte le attività fin qui svolte, alla SAD non è stato corrisposto alcun compenso se non la nostra gratitudine e che, in futuro, nessun cittadino sborserà denari per quest’attività.Saranno i Consorzi appena costituiti a formalizzare l’incarico alla SAD per la progettazione di massima e preliminare nelle percentuali concordate dall’Ing. Sergio Alfonsetti con la Scuola e riportate nei singoli verbali delle Assemblee degli aggregati sottoscritti dai proprietari o aventi diritto con maggioranze bulgare.

Ai professionisti, che verranno incaricati dalle Assemblee Consortili per la progettazione esecutiva e definitiva del proprio aggregato, competerà quanto previsto dalla convenzione stipulata tra Ordini Professionali e Protezione Civile al netto delle due voci su indicate.

La sovranità dell’Assemblea è indiscussa e i signori professionisti incaricati dovranno necessariamente accettare tali condizioni o rinunciare all’incarico. La ricostruzione avverrà in conformità e nel rispetto della normativa vigente e non potrà essere diversamente.I proprietari sono i soli a decidere e a stabilire la linea che intenderanno seguire per una ricostruzione condivisa, partecipata e celere o, al contrario, fiacca.

Il Costo

Il quadro economico complessivo relativo al Piano di Ricostruzione del centro storico di Tempera, elaborato dall’Università, ammonta a poco meno di 62 milioni di euro. Il costo delle opere per la realizzazione degli interventi privati al netto degli oneri è pari a circa 31milioni; a questi si devono aggiungere circa 11 milioni di oneri per un totale complessivo di oltre 41,5 milioni di euro.Gli interventi pubblici per viabilità e sottoservizi ammontano a circa 8,4 milioni che saranno pari a quasi 12 milioni aggiungendo gli oneri. Le spese complessive per la ricostruzione dell’ambito Parco Vera sono di poco superiori a 8,1 milioni di euro.Una montagna di soldi! Per questo occorrono attenti controlli, soprattutto da parte di noi temperesi. La ricostruzione palesemente muove decine di milioni di euro, e i quattrini a volte, possono dare alla testa!
Aggiornato al 23/07/2011 11:04
da il Capoluogo

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