lunedì 17 gennaio 2011

Il Comune è contro la centrale a biomasse

RISOLTO IL GIALLO DELL'ENTE PRESENTE TRA I FIRMATARI DEL RICORSO AL TAR
CENTRALE BIOMASSE: COMUNE DELL'AQUILA
CONFERMA LA CONTRARIETA' ALL'IMPIANTO
di Elisa Marulli

L’AQUILA - “Una rubricazione automatica che non riflette alcuna posizione del Comune”.

Questa la spiegazione data dall’avvocato Francesco De Nardis che risolverebbe il “giallo” sulla questione del ricorso al Tar presentato dalla onlus "Salviamo Paganica" contro la centrale a biomasse di bazzano, dove tra i “resistenti” compare anche il Comune dell’Aquila, che nel corso del tempo aveva invece manifestato una posizione vicina a quella dei comitati oppositori.

Come spiega il legale, del settore Avvocatura del Comune dell'Aquila, l’amministrazione comunale “non è ‘resistente’ ma tecnicamente ‘intimata’, nel senso che è tra i destinatari della notifica del ricorso. L'unico ente ‘resistente’ è solo la Regione, che ha rilasciato l’autorizzazione al progetto della centrale”.

“Non abbiamo presentato nessun opposizione e non abbiamo depositato nessun atto - ha ribadito l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni - d’altro canto sarebbe stato incoerente con le posizioni prese finora”.

Altra cosa riguarda invece la Provincia, che come il Comune ha dato l’ok in Conferenza di Servizi, e poi ha cambiato atteggiamento mostrando una certa vicinanza con le posizioni espresse dai comitati dei cittadini, con la partecipazione dell'assessore Roberto Romanelli all'incontro tenutosi qualche settimana fa nella sede della Regione a Pescara.

Sul sito del Tar l’ente provinciale fugura non solo tra i “resistenti”, insieme alla Ma&d Power Eneneering (che gestirà l'impianto) al Consorzio per lo sviluppo Industriale dell’Aquila e alla Regione, ma anche tra gli enti che hanno depositato gli atti.

“La Provincia ha fatto opposizione - ha spiegato Moroni - alla contestazione della legittimità di alcuni atti urbanistici. Noi non abbiamo fatto opposizione perché non ci è stato contestato nulla, perché noi come Comune non abbiamo rilasciato nessun atto”.

Sulle mosse future riguardo la centrale, Moroni ha annunciato una prossima riunione del tavolo tecnico con le parti attivato a dicembre.

“Aspettiamo il 26 gennaio, quando verrà decisa la sospensiva al Tar, e poi programmeremo una riunione del tavolo tecnico. Vedremo se ci sono novità, sia sulla disponibilità della Ma&d di accettare un altro sito per la centrale o la possibilità di una valutazione ambientale strategica da fare sul progetto”.

IL COMUNICATO UFFICIALE DEL SINDACO E DELL'ASSESSORE

L'AQUILA - Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni sono intervenuti con un comunicato ufficiale in merito alla menzione del Comune dell’Aquila quale soggetto “resistente” rispetto al ricorso inoltrato al Tribunale amministrativo regionale per bloccare la realizzazione dell’impianto a biomasse nel nucleo industriale di Bazzano.

“Coerentemente con l’indirizzo fornito dal Consiglio comunale – hanno dichiarato il sindaco Cialente e l’assessore Moroni, ripercorrendo la vicenda – il Comune dell’Aquila ha promosso una serie di iniziative, prima delle quali è stata la riunione, convocata in Regione alla presenza di tutti i soggetti interessati, per affrontare l’argomento sulla base delle problematiche emerse. Abbiamo fatto rilevare che, rispetto al momento in cui la società Ma&dPower ha presentato la richiesta per la realizzazione dell’impianto, l’assetto della zona, in termini di residenzialità e di mobilità, ha subito radicali trasformazioni a seguito del sisma. Anche la Provincia dell’Aquila, alla luce di queste osservazioni, ha richiesto alla ditta la disponibilità di valutare altre ipotesi di localizzazione".

"È stato pertanto istituito un tavolo tecnico – proseguono il sindaco e l’assessore all’Ambiente – per esaminare le problematiche connesse alla realizzazione della centrale e la stessa società ha bloccato per tre mesi ogni tipo di attività, in attesa che l’organismo tecnico assuma i propri indirizzi.

"Nel frattempo – specificano Cialente e Moroni – sono stati presentati i ricorsi, rispetto ai quali però il Comune dell’Aquila non ha opposto e prodotto alcun atto, neanche la costituzione in giudizio, tanto più in ragione del ruolo marginale ricoperto dall’ente, il quale si è limitato a fornire il parere urbanistico, che era coerente con la vocazione industriale dell’area, e quello relativo alle emissioni di Co2, che sulla base della relazione allegata al progetto risultavano assolutamente nei limiti”.

da AbruzzoWeb

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