L'AQUILA. DOPO AVER SOSTENUTO LE PROTESTE DELLA GENTE NELLE ASSEMBLEE
L'AMMINISTRAZIONE SI OPPONE AL RICORSO DEI CITTADINI AL TAR DELL'AQUILA
BIOMASSE, IL COMUNE FA IL VOLTAGABBANA
ORA E' FAVOREVOLE ALLA CENTRALE
di Elisa Marulli
L’AQUILA - Il Comune dell’Aquila fa marcia indietro sulla questione della centrale a biomasse. Anzi, a ben vedere, si tratta di un doppio dietro front.
Da quanto emerge dalla copia del ricorso (numero 685/2010, consultabile sul sito del Tar) presentato dalla onlus “Salviamo Paganica”, infatti, tra gli oppositori figura a sorpresa anche il Comune dell’Aquila, che di nuovo cambia rotta sull’affaire biomasse e si schiera insieme alla Ma&d Power Eneneering (che controlla il 14 per cento della Futuris Aquilana, che gestirà l'impianto) al Consorzio per lo sviluppo Industriale dell’Aquila, a Regione e Provincia, anche quest’ultima in forte contraddizione con le posizioni prese nel corso della vicenda.
Analizzando cronologicamente il comportamento del Comune, appare infatti un atteggiamento del tutto incoerente.
Dopo aver dato l’ok, nella conferenza dei Servizi che si è svolta ad agosto, al progetto per la realizzazione del’impianto, a fine ottobre il primo ripensamento espresso pubblicamente dal sindaco Massimo Cialente, e dall’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni in una riunione con i comitati oppositori: dopo aver ammesso di aver sottovalutato il problema, sindaco e assessore promisero che sarebbero state intraprese vie alternative.
Posizione, questa, ufficializzata nel Consiglio comunale dell’8 novembre con l’approvazione di un ordine del giorno in cui si chiedeva lo stop momentaneo ai lavori per la realizzazione della centrale per “rivedere” il progetto.
Una “revisione” che si è concretizzata solamente in una riunione tenuta presso gli uffici della Regione Abruzzo il 1° dicembre, in cui le fazioni coinvolte hanno ribadito le proprie posizioni: la Futuris Aquilana, l’azienda che realizzerà l’impianto, ha confermato l’intenzione di andare avanti con il progetto, avendo tutte le carte in regola per farlo; dal canto loro i comitati anti-biomasse hanno riaffermato il loro impegno a opporsi fino alla fine a questa centrale, appoggiati dal Comune, nella persona dell’assessore Moroni, e dalla Provincia, rappresentata dall’assessore Roberto Romanelli.
I due nell’occasione hanno rimarcato più volte la questione del nuovo assetto della zona industriale, nelle cui vicinanze, dopo il terremoto, sono stati realizzati alloggi antisismici.
Dopo questa ultima posizione, lo schieramento del Comune contro il ricorso inoltrato da Salviamo Paganica giunge proprio come un fulmine a ciel sereno. I comitati si sono detti "sbalorditi" per questa decisione e hanno chiesto che venga fatta chiarezza sulla vicenda.
da AbruzzoWeb
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