lunedì 13 agosto 2012

Popoli:auto sul pubblico, alla guida Serafino Ghizzoni


UN CARABINIERE E' GRAVE, COINVOLTI COMMISSARIO DI GARA E UNO SPETTATORE
IL PILOTA AD ABRUZZOWEB: ''SALVATA LA VITA A CHI HO INVESTITO, CHE PAURA''
POPOLI: AUTO SUL PUBBLICO, TRE FERITI ERA GUIDATA DALL'EX RUGBISTA GHIZZONI

POPOLI - Tre feriti in un incidente nella cronoscalata Svolte di Popoli, storica corsa su quattro ruote abruzzese.

Una Honda Civic è finita fuori strada investendo un carabiniere, un commissario di percorso e uno spettatore.

L'auto era guidata dal pilota Serafino Ghizzoni, 57 anni, ex stella dell'Aquila Rugby e della Nazionale italiana. "Ho salvato la vita alla persona che ho investito", ha poi svelato in un'intervista ad AbruzzoWeb.

Alla luce di questo episodio, gli organizzatori hanno deciso di sospendere la manifestazione, ripresa solo dopo mezzogiorno e vinta dal pilota Stefano Di Fulvio.

Il più grave dei tre feriti è il carabiniere, maresciallo della stazione di Popoli di 42 anni, Giancarlo Pacili, ricoverato all'ospedale del centro pescarese con ferite alle gambe.

Da quanto appreso successivamente, il militare ha riportato la frattura di alcune costole e ferite con emorragia interna.

Subito è stato trasferito in sala operatoria per un intervento chirurgico di asportazione della milza, danneggiata durante l'incidente.

Anche gli altri due feriti sono stati trasportati in ospedale per accertamenti. Lo spettatore, il meno grave dei tre, è uscito quasi subito.

"Ho visto l'auto sbandare all'uscita di una curva, andare in testacoda e prendere in pieno il terrapieno alla destra della strada", ha raccontato all'Ansa il commissario di gara, ricoverato nel reparto di chirurgia dell'ospedale popolese.

"La prima cosa che ho fatto - ha aggiunto - è stata quella di lanciarmi all'indietro per non essere preso in pieno. Ed è stata, forse, la prontezza di riflessi che mi ha salvato la vita".

Cadendo all'indietro il commissario ha battuto la testa ed è svenuto. A prestargli i primi soccorsi è stato proprio l'ex campione di rugby che, in attesa dell'arrivo dell'autoambulanza, gli ha inserito un pezzo di legno nella bocca per permettergli di respirare.

È rimasto, invece, sempre cosciente il maresciallo dei carabinieri che nei minuti immediatamente successivi all'incidente ha provato anche lui ad aiutare l'impiegato della Asl.

Poi, in ospedale si è scoperto che ad avere la peggio era stato proprio lui.
L'INTERVISTA

''HO SALVATO LA VITA A CHI HO INVESTITO, MA CHE PAURA!''


Sembra tranquillo al telefono Serafino Ghizzoni, raggiunto da AbruzzoWeb qualche ora dopo l’incidente che questa mattina lo ha visto protagonista alla cronoscalata delle Svolte di Popoli e che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Sembra tranquillo e non ci si dovrebbe stupire più di tanto, per uno abituato alle forti emozioni, visto che ha vinto tre Scudetti con L’Aquila Rugby e giocato in Nazionale contro gli All Blacks, prima di appendere le scarpette al chiodo e diventare maestro di sci con la passione dell’automobilismo.

Una passione che oggi gli ha giocato un brutto scherzo. Nel bel mezzo della gara la sua Honda Civic nera è uscita di strada in curva e nella carambola tre persone sono rimaste coinvolte.

Ghizzoni ricorda l’accaduto con precisione e svela a questo giornale di aver salvato la vita a uno dei coinvolti, un commissario di gara, praticandogli le prime manovre di salvataggio prima ancora che arrivassero i soccorsi, con una prontezza probabilmente decisiva.

Per il futuro afferma che penserà se smettere di correre o meno, ma sembra più un dubbio dettato dall’immediatezza dell’accaduto che una possibilità concreta. Anche stavolta “Ghizzo’” non mollerà.

Com’è accaduto l’incidente?

Ho perso il controllo dell’auto, quella delle Svolte di Popoli è una delle gare più tecniche e pericolose che ci siano, non ti danno margini di errore. Quella è una strada molto particolare, se si sbaglia si fanno subito danni, e chiaramente la velocità c’era.

Qual è stato il suo primo pensiero?

Ho pensato subito ai due poveretti che erano rimasti coinvolti, tra l’altro credo non direttamente ma per il contraccolpo, infatti c’era un’altra auto ferma lì vicino.

In che condizioni erano gli investiti?

Per fortuna m’intendo un po’ di pronto soccorso. Il commissario aveva la testa riversa in giù e gli occhi girati, non respirava. Ho praticato un primo intervento e per fortuna ha ripreso a respirare, mi sono preso perfino un morso! Quando ho visto che aveva ripreso i sensi ho cominciato a respirare di nuovo anch’io. I soccorsi arrivano, ma i primi istanti sono fondamentali.

Lei si è fatto male?

No, non ho avuto alcun danno. D’altronde le auto per affrontare queste competizioni sono sicure, hanno ottime protezioni.

A proposito, la sua Honda Civic?

A vederla dalle foto sembra distrutta, ma dovrò verificare bene i danni. Lì per lì non l’ho neanche guardata, ero abbastanza scosso.

Ha avuto informazioni sulle altre persone coinvolte?

Quello più grave mi sembrava il carabiniere, sono in contatto con la Polizia, ho pregato di informarmi sulle novità e ho saputo che ha avuto 40 giorni di prognosi.

Si sente in colpa per quanto è accaduto?

Quando si è in gara non dovrebbero esserci colpe, però è normale che uno si senta responsabile.

Continuerà a correre in pista?

Penso di sì, vedremo. Quando succedono cose come questa si pensa sempre di fermarsi e azzerare tutto, ma staremo a vedere.
da AbruzzoWeb.

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