Montesilvano, bloccato progetto discarica. Lega Nord firma esposto
MONTESILVANO. Lega Nord Abruzzo ha detto no alla discarica di rifiuti inerti in programma nella“cava Vestina Calcestruzzi” a Montesilvano.
Ad annunciarlo è il portavoce del partito, Claudio Burrini, che attraverso un esposto chiede al Corpo Forestale dello Stato, il Noe dei Carabinieri, la Guardia di Finanza che operano sul territorio, nonché l’Arta e il Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Pescara, di vigilare sulla fauna e la flora locali minacciate dalla costruzione della discarica.
E infatti secondo il progetto (al momento bloccato), per fare posto alla discarica l’area Vestina Calcestruzzi, naturalizzata e biologicamente viva, dovrebbe essere privata dell’acqua per divenire un contenitore di rifiuti inerti (in particolare per le terre e rocce da scavo).
«Il sito», precisa Burrini, «è interessato sia da specie aviarie che ittiche protette a livello comunitario, e nel progetto non si teneva minimamente conto della salvaguardia degli esemplari minacciati da questa invasiva modificazione dell’habitat. Senza considerare che quest’area ( zona Sin Saline-Alento) è già fortemente compromessa ed alterata dall’intervento dell’uomo».
A questi problemi si somma il rischio che la discarica, col tempo, diventi ricettacolo di altre tipologie di rifiuti ed aggravi quindi l’inquinamento ambientale.
«L’egoismo di una cordata di imprenditori», sentenzia il portavoce Lega Nord, «o singola volontà di un progettista, non può derogare norme comunitarie in materia di tutela ambientale quali la legge 157/92, la direttiva 79/409/EEC sulla conservazione degli uccelli selvatici, la Convenzione di Ramsar e di Berna (un trattato intergovernativo sulla conservazione e la gestione degli ecosistemi naturali), la direttiva 92/43/CEE, il dlgs 152/2006 e tutte le norme direttamente e indirettamente correlate allo sviluppo sostenibile e alla tutela delle specie».
m.b. 26/09/2011 13.24
da PrimaDaNoi.it
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