A Capri per ora niente black out, ma cresce preoccupazione
Oggi scaduto ultimatum della Procura di Napoli per la Sippic
Regna l'incertezza a Capri sull'elettricità, ma cresce la preoccupazione di restare al buio. E' scaduto oggi l'ultimatum dato dalla Procura di Napoli alla Sippic, l'azienda che produce energia elettrica sull'isola azzurra, per mettersi a norma. Per ora la centrale elettrica continua ad essere in attività. Il temuto black-out, che avrebbe paralizzato l'intera isola in piena stagione turistica, non c'è stato. Gli atti passano ora dalla Procura, che ha chiesto la revoca della facoltà d'uso della centrale, al gip del tribunale di Napoli, la cui pronuncia è attesa a giorni. Alla Sippic i magistrati hanno chiesto di ottemperare alle prescrizioni imposte per eliminare le violazioni alle norme anti-inquinamento. L'azienda ha presentato una perizia dalla quale si evincerebbe che i lavori prescritti sono stati effettuati, cosa che andrebbe in contrasto con la relazione tecnica dei periti nominati dal pm. Preoccupazione per questo stato di incertezza da parte dei sindaci di Capri ed Anacapri, Ciro Lembo e Franco Cerrotta, che, in una nota congiunta, hanno espresso "forte rammarico per non essere stati finora in grado di ottenere, malgrado ripetute richieste e nonostante la gravità e l'eccezionalità del problema, una convocazione da parte del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, del governatore campano Stefano Caldoro e del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro". Lembo e Cerrotta, hanno annunciato che, "in considerazione dello scenario apocalittico che si profila in mancanza di un riscontro scritto a strettissimo giro", saranno costretti "a mettere in atto tutte le iniziative, anche mediatiche, a tutela della cittadinanza e degli ospiti dell'isola"
da TMNews
interessantissimo questo artcolo stanotte non dormo pensando che a capri nn c'e ' la corrente
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