L'Aquila: "occupazione" Map, Francesca continua la protesta a Paganica
Per i genitori, ieri incatenati a Villa Gioia, sistemazione provvisoria in albergo
L'Aquila, 26 giu 2011 - Francesca e le sue bimbe si sono svegliate questa mattina in un letto a Paganica. La donna, che ieri sera ha occupato uno dei Map da poco ultimati e situati dietro il progetto C.a.s.e. è decisa ad andare avanti nella protesta. I genitori, intanto, che ieri sera si erano incatenati a Villa Gioia, hanno ottenuto una sistemazione provvisoria in albergo. La signora Bellaprima ci ha detto questa mattina che «ieri sera sul tardi è venuta la Polizia, che ha fatto un sopralluogo dell'alloggio». I genitori sono per ora in albergo, «io sono intenzionata a rimanere qui con le mie bambine», aggiunge; «spero che i responsabili istituzionali facciano allacciare anche acqua e gas, la luce per fortuna c'è già», aveva detto ieri sera. Le due bimbe erano rimaste in una struttura di Roseto per poter terminare l'anno scolastico, ospiti insieme ai nonni «da una famiglia dal cuore grande», aveva detto la nonna, Carmela Sguardo, ieri durante la protesta a Villa Gioia.
I nonni, che abbiamo incontrato questa mattina, provati dalla serata precedente (il signor Euplio Bellaprima era stato portato in ospedale per un malore), sono un po' più sereni. «Per ora siamo provvisoriamente qui in albergo», ha detto la signora Sguardo, «ma ci hanno assicurato che ci daranno un appartamento». Il signor Bellaprima tiene a sottolineare che «non credevo più alle Istituzioni: ora, invece, ringraziamo il Prefetto, dottoressa Iurato, il vice prefetto D'Amico, il dottor Petullà, per essersi interessati alla nostra vicenda; e la famiglia Caporaletti, che oltre a esserci vicini ci ha sostenuti in tutti i modi. Altri funzionari della Sge, invece, anziché indagare, hanno solo ostacolato la nostra situazione».
da il Capoluogo
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