mercoledì 15 dicembre 2010

TERREMOTO: VIA C.A.S.E. E MAP A CHI SI ASSENTA PIU' DI TRE MESI

L'AQUILA - Verrà revocato l’alloggio C.a.s.e., Map o del fondo immobiliare agli assegnatari che non lo utilizzino per un periodo continuativo superiore a tre mesi, che lo utilizzino solo nei fine settimana o per periodi saltuari, o che ne usufruiscano per usi diversi da quello di abitazione per sé e per il proprio nucleo familiare.

La disposizione è contenuta in una direttiva del vice commissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti.

Gli stessi nuclei, a richiesta, possono essere nuovamente assegnatari di un altro alloggio idoneo, se viene assicurata dagli stessi una fruizione continuativa, sempre nei limiti delle disponibilità e dei diritti di priorità degli altri nuclei in attesa di assegnazione.

Inoltre, nel caso di assenza di un singolo componente o di parte del nucleo per il medesimo periodo, il nucleo ridotto dovrà essere spostato in un alloggio di pezzatura adeguata al nucleo residuo.

La comunicazione di assenza prolungata deve essere resa utilizzando il modello allegato al provvedimento del vice commissario e riportato sul sito Internet del commissario, www.commissarioperlaricostruzione.it.

E SULL'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI CICCHETTI STRINGE LA CINGHIA

L'AQUILA - Gli assegnatari di alloggi del progetto C.a.s.e. o di moduli abitativi provvisori (Map) possono ospitare i componenti del nucleo familiare, ma i singoli componenti di una famiglia non possono avere tipologie di assistenza differenti.

È quanto prevede la direttiva firmata dal vice commissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti.

In caso si accetti di entrare in una casa assegnata ai familiari, si perderà il contributo di autonoma sistemazione.

È prevista la revoca dell'ospitalità alberghiera a componenti di una famiglia se gli altri componenti beneficiano del contributo di autonoma sistemazione.

Qualora invece una parte della famiglia sia in affitto concordato, con canone pagato dallo Stato, e un'altra parte in albergo, quest'ultima dovrà lasciare la struttura ricettiva e, se ricorrono le condizioni, potrà accedere all'alloggio utilizzato dagli altri componenti del nucleo familiare con contratto di affitto concordato.

Per l’opzione è prevista un’apposita modulistica, pubblicata sul sito Internet www.commissarioperlaricostruzione.it, assieme al provvedimento del vice commissario.

La possibilità di stare in albergo si perde anche quando la struttura ricettiva si trovi al di fuori del Comune di dimora abituale al 6 aprile 2009 e si sia scelto di lavorare o di iscrivere i figli nelle scuole del comprensorio del Comune in cui si trova l'albergo stesso.

Nelle strutture ricettive non si potrà più entrare per motivi sanitari. Resta, nel frattempo, confermato il diritto al contributo di autonoma sistemazione, fino alla permanenza dei requisiti.

Non è più possibile, infine, stipulare contratti d’affitto concordato al di fuori della Provincia di appartenenza.

La comunicazione di disponibilità ad accettare l’ingresso nell’alloggio di altro componente del nucleo familiare deve essere sottoscritta dal titolare del contratto di comodato e inviata alla Sge, Area assistenza alla popolazione, utilizzando il modello appositamente predisposto e, anche in questo caso, a disposizione sul sito del commissariato, come allegato alla direttiva del vice commissario.

15 Dicembre 2010 - 15:25 da AbruzzoWeb

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