A ONNA CONVEGNO NO-STOP SUL SISMA PER CAPIRE SE IL DRAMMA ERA EVITABILE
DALLE TESTIMONANZE E DAI DOCUMENTI UNA WIKILEAKS SUL 6 APRILE 2009
IL TERREMOTO CHE DIVIDE, GLI ESPERTI:
'PIU' PREVENZIONE', GIULIANI 'PREVEDIBILE'
L'AQUILA - "I segnali dei mesi precedenti la scossa del 6 aprile 2009 non andavano ignorati".
È questa la conclusione che accomuna le tesi scientifiche della prima sessione della maratona "Cahiers de Doleances" (dai quaderni delle lamentele in cui in Francia nel Settecento venivano annotate le critiche prima degli Stati generali), in corso all'Aquila, nella frazione di Onna, per raccogliere documenti in modo da capire se vi siano responsabilità politiche, amministrative e giuridiche nei giorni antecedenti il sisma. Divergenze nascono in merito alla possibilità di prevedere i terremoti.
Il fisico sismologo Gaetano De Luca, il collega Cristian Del Pinto e il geologo Gianluca Ferrini, hanno dichiarato che, allo stato attuale, non esiste un metodo per prevedere con esattezza i grandi terremoti e "anche se fosse possibile - ha sottolineato Del Pinto - l'unica risposta concreta sarebbe solo la prevenzione sismica nelle costruzioni e nei piani di protezione civile".
Il tecnico di ricerca Giampaolo Giuliani, presente tra il pubblico e noto per i suoi studi che vedono nel radon un valido precursore sismico, è intervenuto rilanciando la necessità di monitorare costantemente i fenomeni sismici.
"Senza chiamare in causa le mie ricerche sperimentali - ha spiegato -, solo le conoscenze del fenomeno sismico maturate al momento in cui si è riunita la Commissione grandi rischi erano sufficienti per dare un messaggio diverso: ci dissero 'non preoccupatevi', quando invece bisognava dire 'fate attenzione perche' ci sarà un terremotò".
"Il terremoto - ha concluso - si poteva prevedere in tanti altri modi, non necessariamente attraverso questa ricerca che porto avanti da solo".
RILETTO IL VERBALE DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI
L'AQUILA - A pochi giorni dall'udienza preliminare riguardante la commissione Grandi rischi, prevista il 10 dicembre prossimo, su iniziativa di alcuni familiari delle vittime del sisma del 2009 è stata data lettura pubblica integrale del verbale della riunione tenuta dalla commissione stessa il 31 marzo 2009, una settimana prima della scossa che devastò L'Aquila e molti altri Comuni abruzzesi.
La lettura è avvenuta in occasione del convegno-maratona "Cahiers de doleances", in corso fino a domani a Onna, la frazione dell'Aquila più colpita dal sisma.
Nella versione integrale del verbale sono riportate le dichiarazioni dei presenti.
Tra gli interventi conclusivi della riunione, inseriti nel documento, c'è quello dell'allora assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Daniela Stati.
"Grazie per queste vostre affermazioni - dichiara rivolta ai presenti alla Riunione - che mi permettono di andare a rassicurare la popolazione, attraverso i media che incontreremo in conferenza stampa".
Nell'udienza preliminare del prossimo 10 dicembre, il Gup dell'Aquila dovrà decidere sulla richiesta, avanzata dalla Procura del capoluogo, di rinviare a giudizio i sette componenti della Commissione, indagati per "omicidio colposo plurimo" in quanto, "pur avendo le conoscenze", non indicarono l'opportunità di evacuare L'Aquila, sottoposta da mesi a un intenso sciame sismico.
A ONNA IL WIKILEAKS DEL 6 APRILE: TESTIMONIANZE E DOCUMENTI
L'AQUILA - È partita alle 10 la "24 ore no stop" promossa dall'associazione "309 martiri dell'Aquila" per raccogliere testimonianze, documenti, contributi originali e pareri scientifici per accertare se vi siano state responsabilità nei giorni antecedenti la scossa di terremoto del 6 aprile 2009.
Documenti che, nelle intenzioni degli organizzatori, potrebbero configurarsi come una sorta di "wikileaks" del terremoto.
L'iniziativa, dal titolo "Cahiers de Doleances", (dai quaderni delle lamentele in cui in Francia nel Settecento venivano annotate le critiche prima degli Stati generali) è in corso alla nuovissima struttura di "Casa Onna", nella frazione di Onna, alla porte del capoluogo.
Il dibattito si articolerà in tre sessioni: nella prima saranno illustrate tesi scientifiche sulla prevenzione sismica, nel pomeriggio, la seconda sessione mirerà ad accertare eventuali responsabilità giuridiche e politiche nel "mancato allarme".
A seguire, sarà la volta dei giornalisti di testate italiane che cercheranno di
ricostruire l'informazione nei giorni immediatamente antecedenti il sisma che ha devastato il capoluogo abruzzese.
Durante la notte ci sarà un microfono aperto per consentire ai cittadini di lasciare le loro testimonianze nel ricordo di quei giorni.
Tra i primi documenti letti questa mattina, un articolo in cui il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, nel 1995 indicava la probabilità di un evento sismico in Abruzzo di magnitudo superiore a 5.9.
da Il Capoluogo
omicidio colposo plurimo
RispondiEliminaquesta e' STRAGE
inutile illudersi .....TUTTI INNOCENTI !!!